La tensione istituzionale tra Roma e Cagliari si rinnova con un nuovo intervento del Governo sulle leggi approvate dalla Regione Sardegna. Il Consiglio dei ministri ha infatti deciso di impugnare la legge regionale numero 28 del 9 ottobre 2025, dedicata all’attuazione del Comparto unico di contrattazione collettiva della Regione e degli enti locali.
Secondo quanto si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi, il provvedimento regionale conterrebbe norme che travalicano le competenze previste dallo Statuto e risultano in contrasto con la disciplina statale relativa al personale della pubblica amministrazione. Un’irregolarità che, secondo il Governo, determinerebbe la violazione degli articoli 3 e 97 della Costituzione, oltre a incidere sul principio di libertà sindacale tutelato dall’articolo 39.
La decisione, assunta su proposta del ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli, apre un nuovo fronte di confronto politico e giuridico, rimettendo alla Corte costituzionale il giudizio finale sulla legittimità della norma. Si tratta dell’ottava impugnativa in meno di due anni di legislatura.
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