Gal Barbagia, Todde: “Politica miope ha danneggiato luoghi meravigliosi”

"Non ha portato sviluppo, lavoro o prosperità ma solo clientela, alimentata dalla disperazione di non avere alternative"

“La storia del Gal Barbagia Mandrolisai, fondazione pubblico-privata per lo sviluppo del territorio, va raccontata. Non solo perché il cuore della Barbagia è la mia casa: mio nonno è nato a Tiana, mia nonna é stata a Tiana maestra elementare e quel territorio rappresenta le mie radici, i miei valori, i ricordi più belli che custodisco, dove vivono zii e cugini per cui ho un affetto enorme. Ma quel territorio rappresenta anche un esempio di come una politica miope e incapace di cambiamento, ma ben decisa a proteggere i suoi interessi, abbia per anni danneggiato luoghi meravigliosi e ricchi di risorse a cui non ha portato sviluppo, lavoro o prosperità ma solo clientela, alimentata dalla disperazione di non avere alternative”. Lo scrive tramite comunicato Alessandra Todde, viceministra dello sviluppo economico dal marzo 2021.

“Consapevoli che con le lamentele non si ottiene il cambiamento – spiega Todde – alcuni soci privati hanno iniziato una campagna di tesseramento per portare nel Gal BMG forze fresche, provenienti da mondi culturali, imprenditoriali, finanziari e amministrativi. Tra i richiedenti iscrizione ci sono Giovanni Pau, pro rettore dell’Università di Bologna, Antonella Arca, startupper di successo e esperta di marketing digitale, Giorgio ed Elisabetta Rocco, esperti internazionali di comunicazione e valorizzazione di prodotti e territori, Stefano Cucca, fondatore di Rumundu, Andrea Mori, esperto di ITC in ambito finanziario con esperienza trentennale e molti altri con curriculum e competenze incredibili”.

Alla richiesta di iscrizione di queste persone, incalza la viceministra, “è stato risposto dall’attuale gestione del Gal che era necessario prendere ulteriori informazioni (quali, non specificate) e si richiedeva loro in modo esplicito quali interessi avrebbero mai potuto avere per giustificare la loro adesione al Gal. Bizzarro atteggiamento se si ricorda che in questo tipo di fondazioni vige il principio europeo della porta aperta e quindi simili manifestazioni di interesse dovrebbero essere accolte con entusiasmo”.

Insomma, per Alessandra Todde sorge spontaneo il dubbio “che simili soci potrebbero proporre iniziative di valore, che potrebbero far capire che le cose si possono fare; che parlare di imprenditorialità, di come valorizzare agricoltura, allevamento, territorio e prodotti può essere fatto in modo serio e proficuo nel cuore della Barbagia. Il sospetto è che questo crei problemi a chi ha raccontato per anni che per quel territorio non c’erano speranze se non qualche posto (per pochi fortunati) in enti pubblici controllati”.

“Mio padre nei lunghi viaggi in macchina da Nuoro a Tiana mi insegnava a cantare ‘Procurade e moderare Barones sa tirannia’. E con questo canto in mente – conclude – di orgoglio e cambiamento che supporto con tutto il cuore la battaglia dei soci del Gal BMG. Forza, che anche in Barbagia si può fare!”.

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