Il leader della Lega Matteo Salvini lo aveva anticipato già la scorsa domenica a Olbia, durante il comizio tenutosi in pieno centro: l’unico collegio disponibile non andrà al Psd’Az e il capolista al proporzionale per la Camera è pronto per un leghista.

Condizioni che il presidente della Regione Christian Solinas non può accettare e proprio per questo, come riporta L’Unione Sarda, ieri alle 18 ha convocato la direzione nazionale del partito nella sede di viale Regina Margherita a Cagliari. In sintesi, i presenti saranno chiamati a esprimersi sul nodo da sciogliere: accettare o meno la proposta – o meglio il diktat – leghista. Nel caso in cui i sardisti si rifiutino di sottostare a tali condizioni, secondo alcune indiscrezioni, ci sarebbe anche la possibilità che gli stessi si raggruppino con le forze locali – Riformatori, Sardegna20Venti, Sardegna al Centro tra gli altri – e si presentino come gruppo autonomistico-nazionalitario per competere nei collegi, eccetto per il proporzionale per cui è necessario il 3%: cosa che, a livello nazionale, sarebbe oggettivamente impossibile.

Una scelta che cambierebbe le carte in tavola per entrambi i partiti della coalizione: da una parte senza il Psd’Az alleato, il centrodestra farebbe senz’altro più fatica a vincere nei collegi in cui sembra partire favorito; dall’altra, anche la Giunta Solinas potrebbe iniziare scricchiolare.

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