Notizie Approfondimenti Capoterra, automobilisti ostaggio della 195: “Non se ne può più”

Capoterra, automobilisti ostaggio della 195: “Non se ne può più”

Restringimenti e maltempo accentuano i disagi che da mesi sopportano gli automobilisti: ieri l'apoteosi del caos

La statale 195 è un incubo quotidiano. Il tratto che collega Capoterra a Cagliari è da sempre una strada tra le più critiche dell’intera rete sarda, sia per quanto riguarda la lentezza della percorrenza, sia per quanto riguarda la sicurezza.

Il traffico in alcuni orari è un vero e proprio dramma per chi deve recarsi a lavoro o rientrare. Basti pensare che il tempo di percorrenza senza traffico per arrivare dall’abitato di Frutti d’Oro a Cagliari può essere stimato in un quarto d’ora, ma per arrivare puntuali al lavoro c’è chi la mattina è costretto a uscire, almeno, un’ora prima.

Negli ultimi mesi ad accentuare i problemi ci si sono messi i lavori di manutenzione al ponte della Scafa, che si accumulano ai lavori sulla Consortile di Macchiareddu e all’apertura della nuova strada nel tratto Capoterra-Pula, che ha trasformato la rotonda di Maddalena in un vero e proprio “imbuto”.

Ieri, lunedì 24 novembre, il vaso di Pandora l’ha scoperchiato la pioggia, con un rallentamento spaventoso la mattina, a cui si è aggiunto un incidente nel pomeriggio che ha costretto a lunghi lavori per i soccorsi, i rilievi, la rimozione dei veicoli e la pulizia stradale. Risultato? Fino a tarda sera la 195 si percorreva ancora a passo d’uomo.

Sui social e sulle chat il grido dei cittadini è unanime: “basta, così è troppo”. Il restringimento del ponte della Scafa era stato annunciato fino al 20 di ottobre, ma a fine novembre è ancora presente. Non certo l’unico problema di una strada pessima, ma rimuoverlo rapidamente sarebbe già un primo punto di partenza per alleviare la pressione del traffico esorbitante di questi mesi. Intanto, senza un vero progetto di rinnovamento per il tratto Capoterra-Cagliari, la strada è destinata a rimanere un problema.

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